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Mate desktop - la guida aggiornata

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La guida all'installazione di Mate è ora disponibile per tutte le versioni supportate di Ubuntu.

 

 

Mate è un fork del progetto Gnome 2 e fornisce un ambiente desktop intuitivo e leggero per gli utenti Linux.
È l'ambiente desktop predefinito di Ubuntu Mate, una derivata ancora non ufficiale di Ubuntu (probabilmente lo diventerà presto).

L'esperienza di Ubuntu 10.04

Quanti ricordano il vecchio stile di Ubuntu 10.04 e 10.10? Qualcuno ricorda la 10.10 come una delle versioni più efficienti di Ubuntu dei tempi passati. Se la nostalgia vi attanaglia e volete un desktop "classico" senza troppi fronzoli, allora Mate è quello che fa per voi.

Installazione di Mate su Ubuntu e derivate

"Devo re-installare il sistema o posso installare Mate sulla mia esistente versione di Ubuntu?"
"Posso installare Mate su Ubuntu 12.04?"

Non è necessario installare Ubuntu Mate per provare Mate, basta seguire la guida Wiki di Ubuntu-it e si, Mate può essere installato anche sulla 12.04 e su qualunque altra derivata ufficiale di Ubuntu.

 

Dunque non perdiamoci in ulteriori chiacchiere e buon Mate a tutti!

 

A cura del Gruppo Doc
- partecipa anche tu! -

Sonia Montegiove (LibreItalia): "Liberi digitali non si nasce, ma si può diventarlo"

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A meno di una settimana dall'ubuntu-it meeting di Bologna di sabato 22 novembre, in cui avremo ospite Enio Gemmo di LibreItalia, l'associazione italiana che promuove la diffusione di LibreOffice, abbiamo deciso di intervistare il Presindente, Sonia Montegiove.

 

Ciao Sonia, raccontaci chi sei e cosa fai, per i 4-5 lettori distratti che ancora non lo sapessero...

Sono una informatica per professione e passione: lavoro come analista programmatrice presso il Sistema Informativo della Provincia di Perugia, faccio parte del gruppo di coordinamento del progetto di migrazione a LibreOffice delle PA dell'Umbria LibreUmbria, scrivo per diverse testate che parlano di tecnologia come Tech Economy e Girl Geek Life. Sono tra i soci fondatori dell'associazione di volontariato LibreItalia che intende promuovere il software libero e LibreOffice oltre che l'openness in generale.

Tra le cose che ho fatto nel tempo libero negli ultimi mesi e di cui vado fiera c'è l'ebook “La Rete e il fattore C – competenze, consapevolezze, conoscenze”, che ho curato insieme a Emma Pietrafesa e Flavia Marzano su rischi e opportunità della Rete, e un altro ebook che uscirà nelle prossime settimane per Tech Economy “10 personaggi in cerca di LibreOffice”, una guida gratuita all'uso del programma adatta anche a principianti.

 

L'iniziativa "LibreUmbria@scuola" a cui hai contribuito ha vinto "eGov 2014", che premia l'innovazione nella Pubblica Amministrazione. Quale è stata la motivazione?

LibreUmbria@Scuola è stato premiato per il modo innovativo in cui la PA è entrata nella scuola portando cultura digitale e, in questo caso, software libero. Il progetto, infatti, è stato realizzato dal Centro di Competenza sull'Open Source regionale, in collaborazione con gli altri Enti facenti parte del progetto LibreUmbria ed ha visto l'organizzazione di seminari su ragazzi e tecnologia oltre a corsi in aula multimediale su LibreOffice rivolti a docenti e insegnanti del terzo circolo didattico di Perugia (scuola dell'infanzia e primaria). Abbiamo proposta una sorta di gemellaggio a costo quasi zero tra PA e scuola, con le prime che hanno messo a disposizione personale (quindi competenze) e buone pratiche a favore della scuola, troppo spesso in difficoltà proprio per mancanza di competenze informatiche.

 

Sonia, sei Presidente di LibreItalia, l'associazione italiana per sostenere la diffusione di LibreOffice, la suite libera per ufficio più diffusa al mondo. Come è nata l'idea dell'associazione?

L'idea di costituirci in associazione è nata, anche grazie al sostegno del nostro presidente onorario nonché tra i padri fondatori di The Document Foundation Italo Vignoli, subito dopo il successo di LibreUmbria che si è esteso a macchia d'olio ad altre PA ed aziende. La community italiana di LibreOffice è molto attiva ed ha su Google Plus un “posto” dove 2mila500 persone ogni giorno condividono problemi e soluzioni, si aiutano, si incoraggiano, si confrontano. E' una realtà così bella e viva che ci auguriamo possa trovare nell'associazione un appoggio in più per poter mettere in pratica azioni utili a sostenere la diffusione di LibreOffice e del software libero in generale oltre che dei formati aperti. Possiamo dire che l'idea di una associazione era sentita da molti, visto che nel giro di soli due mesi abbiamo avuto oltre 150 adesioni.

 

Quali sono gli interlocutori principali a cui si rivolge LibreItalia?

LibreItalia è stata definita “la casa degli utenti di LibreOffice” perché vuole riunire tutte le persone che usano il programma (o lo vogliono utilizzare) ma vorremmo che potesse diventare la casa di chi nell'importanza della conoscenza condivisa, della collaborazione e della condivisione ci crede tanto da impegnare un po' di tempo libero nel sostenerne la diffusione.

 

Quali sono i progetti in corso e quelli futuri di LibreItalia?

Siamo partiti con un carico di idee e progetti che ci auguriamo possano coinvolgere attivamente tutti i soci. Vogliamo promuovere LibreOffice nelle scuole dove stiamo attivando alcune esperienze pilota utili a creare esperienze replicabili in diversi territori; desideriamo dare buone motivazioni alle PA per scegliere software libero e formati aperti (per questo abbiamo di recente contattato Agid e abbiamo fatto proposte concrete); vogliamo sostenere la diffusione della ECDL open source; ci piacerebbe attivare momenti di informazione e formazione sul software libero, sui formati aperti e sugli open data; desideriamo organizzare corsi di formazione gratuiti, anche in e-learning, per sviluppatori e utenti finali di LibreOffice. Abbiamo costituito dei gruppi di lavoro e il prossimo 29 novembre organizzeremo a Bologna la prima conferenza italiana di LibreOffice, finalizzata a conoscerci oltre anche di persona oltre che in Rete e ad iniziare questo bel viaggio insieme.

 

In cosa consiste la proposta inviata da LibreItalia a "La buona scuola" dal titolo "Crescere a pane e software libero"?

Con la partecipazione con un nostro position paper a La buona scuola abbiamo voluto “ricordare” che si può crescere, appunto, a pane e software libero fin da bambini, imparando proprio sui banchi di scuola l'importanza dei valori che sono alla base dell'open source. Valori che favoriscono un uso consapevole delle tecnologie e degli strumenti che i ragazzi hanno a disposizione.

 

LibreOffice ha le stesse funzioni delle più note suite per ufficio proprietarie, cosa manca ancora per fare il "salto di notorietà"?

Manca “cultura digitale”, una cosa di cui oggi fortunatamente si è cominciato a parlare e che rappresenta un ostacolo alla diffusione non solo del software libero ma di qualunque innovazione. La maggior parte delle persone non conosce il significato di open source, confuso troppo spesso con “gratis” e, pertanto, non di valore. Il nostro compito è quello di portare, anche attraverso l'uso dei social network che ad esempio con LibreUmbria hanno fatto la differenza, queste tematiche alla gente comune, quella che non è dentro le community e non sa di cosa stiamo parlando. Bisogna far capire che non si può rinunciare ad avere un approccio critico alla tecnologia e agli strumenti digitali che usiamo, perché, come abbiamo detto durante l'ultimo Linux Day, liberi digitali non si nasce ma lo si può diventare.  

 

Grazie Sonia, è stato un piacere averti ospite, ci sentiamo presto! :-)

ubuntu-it supporta GNOME per la tutela del trademark

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GNOME è un progetto per lo sviluppo di un ambiente desktop ed applicazioni per esso che dal 1999 punta a fornire un'esperienza migliore per gli utenti.
Esso è usato come ambiente grafico predefinito dalla derivata ufficiale "Ubuntu GNOME", ed alcune delle sue applicazioni sono parte fondamentale di Ubuntu.

In questi giorni il Progetto GNOME si è trovato ad affrontare un' enorme problema con Groupon, celebre azienda che offre sconti su una moltitudine di attività, dai viaggi ai pasti.
Quest'ultima ha infatti lanciato pochi giorni fa un dispositivo chiamato "Groupon GNOME", un POS basato su un tablet e altre tecnologie proprietarie.

Il nome GNOME è un trademark di proprietà della GNOME Foundation, che prontamente ha richiesto alla nota azienda di scegliere un nome alternativo per il dispositivo. Groupon, dal canto suo, ha risposto inviando 28 richieste di nuovi trademark tutti riferiti al nome GNOME.
Il comportamento dell'azienda rappresenta una palese violazione del marchio registrato dalla GNOME Foundation, nonché un affronto ad una delle più importanti comunità nel panorama del Software Libero. Rilasciare un dispositivo basato completamente su software chiuso con il nome di un importante progetto open-source trae in inganno gli utenti ed è un'insulto per tutti coloro che contribuiscono o hanno contribuito al progetto.
Quest'atto è pericoloso non solo per il progetto GNOME, ma per tutta la comunità che sostiene i progetti di Software Libero e Open Source, che in virtù della propria natura ha spesso difficoltà nel rispondere a comportamenti aggressivi da parte di grandi aziende come Groupon.

La comunità italiana di Ubuntu sostiene il progetto GNOME in questa campagna di sensibilizzazione e invita tutti i sostenitori del Software Libero a donare anche una piccola somma per la copertura delle spese legali che GNOME dovrà sostenere per difendere i propri diritti.
Per maggiori informazioni visitate l'annuncio del progetto GNOME.

Aggiornamento sezione Notebook

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Nemmeno il tempo per godersi l'aggiornamento del Wiki per Utopic che il Gruppo Documentazione aiutato da alcuni utenti si è messo subito all'opera per rinnovare il look e la disposizione dei contenuti della sezione Notebook!

 

La sezione Notebook è un utile elenco di guide in cui sono riportati i resoconti sull'installazione di Ubuntu (o di una sua derivata ufficiale) su un dato modello di notebook/netbook.

Un certo numero di guide sono già presenti, molte però sono riferite a portatili testati con versioni vecchie di Ubuntu.

 
 

In ogni guida sono elencate le specifiche tecniche, l'hardware riconosciuto e le procedure per superare eventuali problemi riscontrati.
Ogni utente, seguendo un modello di riferimento, può con facilità completare in breve tempo i contenuti riferiti al suo portatile.

Tutto questo fa della sezione Notebook un punto di riferimento sia per sapere se il proprio hardware sarà compatibile con Ubuntu, sia come guida all'acquisto di un nuovo portatile!

 

Quindi, se hai un portatile e utilizzi Ubuntu o una sua derivata, aiutaci a mantenere viva la sezione Notebook, pubblicando il tuo resoconto:

  • Controlla la sezione Notebook: verifica se la pagina relativa al tuo modello debba ancora essere creata oppure aggiornata.

  • Crea un account: per editare il Wiki occorre un account Launchpad, se ancora non ce l'hai crealo a questo indirizzo.

  • Scrivi la guida: prendendo la pagina NotebookModello come esempio, crea una pagina nuova (o di prova se la guida già esiste e va aggiornata).

  • Segnala nel forum: una volta fatto segnalalo nella sezione gruppo doc che revisionerà la pagina.

 

Create la vostra guida e tutti ve ne saranno grati  :)